Le tre vie della pittura
senso di queste riflessioni dedicate alle potenzialità dell’arte, ai tre assi portanti del “pensiero in figura” occidentale.
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sceneggiata, con le figure ammucchiate a occupare l’intero spazio del quadro, personaggi che recitano a puntino il proprio ruolo: il ferito, di cui si
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presenta la compagnia dei commedianti, con Pulcinella e gli altri attori, nel gioco di smorfie e sberleffi che costituisce l’anima stessa del teatro
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Ma, per tornare a noi, e al Settecento, che è all’origine di tutto, arriviamo alla fine del secolo, e parliamo di un quadro che riteniamo per così
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malinconia e della disperazione (quella del Barry Lyndon di Kubrick, per esempio), che derivano dal conflitto fra i Sensi e la Ragione. Tutto ciò è vero, ma
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Dunque la pittura del Nord Europa nasce come pittura di luce, che prima di ogni altra cosa intende registrare i miracoli del visibile. Miracoli che
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ceppo del Nord Europa e quello della pittura mediterranea. Tramite Venezia, città del “colore”, infatti, si incrociano le due tradizioni, grazie al più
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è sostenuto in una altissima sinfonia del visibile, come dice l’alberello che si staglia contro un cielo grigio sostanziato di luce pura, come dicono
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. Tiziano, Il miracolo del marito geloso. Padova, Scuola del Santo. 9. Lorenzo Lotto, Pala del Carmine (San Nicola in Gloria con i Santi Giovanni Battista e
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Infatti, il passaggio successivo è del grande Lorenzo Lotto, per lungo tempo definito semplicisticamente e sciaguratamente pittore “anomalo”. In
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stessa differenza che può esserci fra la poesia petrarchesca del Cinquecento e William Shakespeare. Con Caravaggio la luce diventa elemento intrinseco
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È poi evidente che la magia di questo dipinto è affidata alla luminosità, calma anche se naturalissima, che scorre dal volto al petto del Davide. Una
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buoni, anche ottimi, pittori che si dichiarano suoi allievi, ma si tratta sempre di artisti che, in qualche modo, decurtano l’altissimo messaggio del
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il pittore della Ricerca del tempo perduto. Quadro magico, del quale è veramente difficile capire nello stesso tempo la grandezza e i limiti, limiti
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che a 180°. È un’apertura ottica e luministica assoluta quella del veneziano, imo scorcio che per Vermeer sarebbe stato impensabile, e che Canaletto
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pietre del palazzo sulla sinistra, con la pazienza e l’intelligenza di sedimentare la materia negli edifici, nel camino sgretolato, 21. Johannes
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espone il suo quadro al Salon, lo scandalo è vivacissimo, per via dell’interpretazione del tema, che vede, al parco, una signora completamente nuda che
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colorate. Le ombre non dovranno più essere un elemento scuro e ottundente all’interno del dipinto, ma dovranno avere una loro tonalità, saranno esse stesse
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con cui dipinge l’elegantissima linea falcata delle gambe del cavallo, il fantino col berretto alla sinistra del dipinto, e le figure che sono sulla
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linea retta, si apre in un prisma che affronta i misteri della realtà e del visibile nelle direzioni più diverse. Non dimentichiamo che le 35
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Una delle facce del prisma, forse la più felice, si chiama Henri Matisse, e felice è indubbiamente un quadro del 1904-1905 il cui titolo è Lusso
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Abbiamo detto che, a questo punto, il pensiero in figura si mette alla Prova su varie facce del prisma, e, mentre su una delle facce Matisse arriva
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Tornando a Rothko, in lui troviamo gli esiti (accanto alle radici iconoclaste) del suo personale interesse per le filosofie zen, in un miracoloso
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La luce, dunque, che è stata, e sarà, “forma simbolica”, o metafora, del nostro destino, ma soprattutto di ciò che noi pensiamo del nostro destino
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perdita del senso di appartenenza. Ne è un esempio il film Blade Runner (fig. 41), in cui vediamo interni con misteriosi riverberi, “soffi
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caratterizza non solo l’arte figurativa, ma proprio il pensiero, si può dire l’epistemologia, occidentale, e che non si riscontra in nessun’altra cultura del
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dipinto del vescovo De’ Rossi, il Pontormo esegue un ritratto a posteriori di Cosimo il Vecchio (fig. 50), già estinto da tempo; dunque il pittore non
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fisiognomica nella mimica. La sospettosa attenzione del pontefice, quasi rattrappito nella sua pur vivace vecchiezza, si volge al nipote, che si inchina in
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. Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, Il nano. Collezione privata. generale e particolare delle passioni (fig. 58). Il primo pittore del Re Sole, al culmine
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Dopo Caravaggio e Rembrandt, dovremmo parlare del Barocco, ma vorrei, invece, sorvolare su questo periodo, perché nel Barocco la teatralizzazione
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Tutto ciò che in Géricault è centripeto, chiuso, catafratto, diventa invece centrifugo, esploso in Vincent van Gogh. Il Ritratto del dottor Gachet 66
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La seconda riflessione sarà dedicata all’anima, alla pittura come interiorità, alla pittura come viaggio all’interno del cuore, alla rappresentazione
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Vediamo anche il Surrealismo, che si rifa direttamente a Freud e alle sue teorie sulla onnipresente motivazione sessuale nelle dinamiche del profondo
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Questo è l’uomo a noi contemporaneo, dice Bacon. Un essere artificiale, un “replicante”, è l’uomo del futuro, dice Ridley Scott in Blade Runner, che
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Esattamente alla metà del Settecento, nel 1750-1751, viene pubblicata la prima edizione dell'Enciclopedia di D’Alembert e Diderot, e sei anni dopo
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Come sempre avviene, anche nel Settecento l’arte rispecchia, e spesso precede, i mutamenti non solo del pensiero, ma della società. Mutamenti che mai
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. Nella storia della cultura occidentale, la pittura diventa racconto contemporaneamente alla nascita, in letteratura, del romanzo modernamente inteso. Il
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Per entrare ora nel vivo di quanto stiamo affermando, e per attenerci ai principi del racconto, vorrei iniziare proprio dai “personaggi”, e passare
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Da Venezia spostiamoci all’altra regina del Settecento, cioè a Parigi. I venti di novità soffiano in tutta Europa, viaggiando con i libri e le stampe
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Eyck, Adamo ed Eva, particolari del Polittico di Gand. Gand, San Bavone. 2. Masaccio, Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso terrestre. Firenze, Santa
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Restiamo in Francia, e osserviamo il Giovane con un castello di carte (fig. 77), del più intimo dei pittori d’oltralpe: Jean-Baptiste-Siméon Chardin
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Torniamo in Italia, in particolare in Lombardia, che, anche in questi primi anni del Settecento, costituisce uno dei nodi della rappresentazione
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di tale intensità psicologica, da farne uno dei massimi, o forse il massimo ritrattista del Settecento. Vediamo, ad esempio, il Gentiluomo con tricorno
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un pittore del tempo. Una delle tappe fondamentali del suo girovagare è Istanbul, città che lo affascina al punto di indurlo a vestirsi alla turca e
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Andiamo ora a Venezia, e con una pittrice: Rosalba Carriera, una delle dominatrici dell’arte del Settecento, alla quale chiedono ritratti i più
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, Giuseppe Bazzani, di cui vediamo un Autoritratto (fig. 86). All’epoca dell’esecuzione del quadro, il pittore conta circa quarant’anni, e si ritrae
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È poi doveroso dedicare la massima attenzione a ciò che avviene in Inghilterra. La pittura inglese prima del Settecento non ha molto da dire, quanto
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E arriviamo, infine, alla descrizione della povertà del grande Giacomo Ceruti. Dei suoi quadri erano pieni, piuttosto inspiegabilmente, i ricchi
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Rimaniamo sul tema del concerto in famiglia, ma questa volta a Venezia, con Pietro Longhi (Il concerto, fig. 91). Questa è una delle tante scene che
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matrimonio alla moda: la mattina (La prima colazione. Poco tempo dopo). Londra, National Gallery. 96. William Hogarth, La carriera del libertino: la taverna
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